L’acido ialuronico (HA) è stato scoperto nel 1934 dal biochimico tedesco Karl Meyer e dal collega John Palmer. Venne isolato nell’umor vitreo degli occhi delle mucche e il suo nome deriva dalla parola greca “hyalos” che significa “vetro”, per la sua trasparenza simile a questo materiale. 

Fino agli anni ‘70 veniva estratto principalmente dagli animali, ma successivamente si iniziò a produrlo grazie a specifici batteri allevati allo scopo, in grado di ottenere acido ialuronico in sintesi che mantiene però le stesse proprietà.

Perché è importante per l’organismo umano?

L’acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi dell’uomo. E’ composto da una lunga catena di molecole di zucchero legate insieme.

Le sue funzioni principali sono quelle di lubrificare, proteggere ed idratare. Si possono trovare grandi quantità di acido ialuronico in tutti i nostri tessuti connettivi, ma soprattutto nella pelle.

La sua presenza conferisce alla pelle quelle sue particolari proprietà di resistenza e mantenimento della forma. La sua mancanza determina un indebolimento della pelle promuovendo la formazione di rughe e inestetismi. La sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l’avanzare dell’età.

La sua presenza nella pelle è fondamentale per preservare una cute giovane ed elastica.

Infatti L’HA è una molecola idrofila (sostanza capace di legarsi con l’acqua e di trattenerla) che possiede la capacità di trattenere una quantità di acqua anche mille volte superiore al suo peso. 

La sua presenza favorisce la fisiologica produzione di collagene, proteina indispensabile ai tessuti per mantenere il turgore e l’elasticità tipici della giovinezza.

I trattamenti antiaging si fondano spesso sull’uso dell’HA, essendo anallergenico in quanto la sua struttura è identica in tutte le specie.

Grazie al suo utilizzo si  riesce a migliorare colorito, idratazione ed elasticità della pelle, restituendole un aspetto giovane, levigato, ed elastico.